domenica 4 maggio 2008

Dal passato e tuttavia ancora presente...

"Per esempio? Be', per esempio, che cosa significa essere un uomo. In una città. In un secolo. In transizione. In una massa. Trasformato dalla scienza. Sotto il potere organizzato. Soggetto a tremendi controlli. In una condizione determinata dalla meccanizzazione. Dopo il recente fallimento di radicali speranze. In una società che non aveva nulla della comunità e che svalutava la persona... per la moltiplicata potenza delle cifre che rendevano il sé trascurabile. Che spendeva miliardi in armamenti contro nemici stranieri, ma che non era disposta a pagare niente per un po' d'ordine in casa propria. Che permetteva crudeltà e barbarie fin nelle proprie grandi città. Allo stesso tempo, la pressione esercitata da milioni di esseri umani che hanno scoperto cosa possono sforzi e pensieri concertati insieme. Come i megatoni d'acqua plasmano gli organismi sul fondo del mare. Come i flutti levigano le pietre. Come i venti scavano le scogliere. Il bellissimo supermacchinario che apre una nuova esistenza a innumerevoli esseri umani. Gli negheresti tu, il diritto di esistere? Gli chiederesti di faticare e morire di fame mentre tu ti godi deliziosi Valori Vecchio Stampo? Tu, tu stesso sei figlio di questa massa e fratello di tutti gli altri. Oppure sei un ingrato, un dilettante, un idiota. E' così che stanno le cose, Herzog, pensò Herzog, visto che vuoi un esempio.

Saul Bellow, Herzogh, 1964

1 commento:

Anonimo ha detto...

Che altro aggiungere?Una serie di vecchi articoli degli anni sessanta da Pasolini a Simone de Beauvoire sono ultimamente passati per le mie mani...Potrebbero essere pubblicati nuovamente e nessuno si accorgerebbe di uno iato lungo più di quaranta anni!!!
Serena