venerdì 25 gennaio 2008

Piove sul bagnato


Prodi mi è sempre stato indifferente, come tutti gli italiani non capisco quando parla e dopo due minuti mi distraggo e comincio a pensare ai cazzi miei. Ma "il mascalzone" Berlusconi mi fa montare il sangue al cervello, non ho mai odiato tanto un uomo quanto lui. La destra, quella storica, è per me "il nemico", ma l'avversario mi piace batterlo sul terreno, di fronte, ad armi pari.
Berlusconi e i suoi scherani mi fanno venire in mente una sola cosa, terrorizzante: IL NULLA. Quello di Michael Ende nella Storia Infinita, che avanza sbriciolando ideali e fantasia, omologando le nostre vite e facendole avvizzire in un batter d'occhi.
Ora, di nuovo, battaglie a non finire, perché quel centimetro di terreno che avevamo conquistato lo riperderemo, perché l'orda barbarica di Forza Italia, AN e Lega, spavaldi e incivili resteranno al governo per un altro ventennio, e cosa che mi fa schifo, la pseudo-sinistra, un vero e proprio "blob", divorerà e digerirà se stessa, perdendosi in liquame.
E noi?
Scusate il riferimento ai miei amati libri che sono il pane quotidiano, noi diventeremo dei Pinocchi, perché come dice Geppetto, all'inizio del libro "...lo voglio chiamar Pinocchio. Questo nome gli porterà fortuna. Ho conosciuto una famiglia intera di Pinocchi: Pinocchio il padre, Pinocchia la madre e Pinocchi i ragazzi, e tutti se la passavano bene. Il più ricco di loro chiedeva l'elemosina".

6 commenti:

Anonimo ha detto...

ciao.
non ti scusare per i riferimenti bibliografici che ci fanno venire voglia di rileggere libri anche con altri occhi.

anche io sono abbastanza terrorizzata.
dal vuoto e dalla sottocultura della destra.

ma anche dalla sinistra che coltiva i Mastella e non ha ancora capito che deve prendersi un po' di responsabilità e non deve sempre dare un colpo al cerchio e una alla botte.

Ho inserito il link al tuo blog nella mia blogroll e poi mi sono permessa di editare il tuo ultimo commento e inserire il link al tuo blog pure in quello (nella parte dopo la mail c'è la possibilità di mettere url del sito).

E tra qualche giorno scriverò un post per segnalare alcuni blog interessanti tra cui anche il tuo...

grazie mille

aspetto tue notizie quando sali a Bologna per quel famoso caffè...così ti ringrazio di persona per il sostegno alla mia mail

ciao
panz

Anonimo ha detto...

Ciao!

Anche io sono qua, e anche qua propongo di organizzare un movimento blogger.
Così vedremo, finalmente, chi oltre a chiacchierare ha anche voglia di fare (che a parlare, oramai, sono buoni tutti.)

Scusate la punta di acidità/amarezza ma oggi sono veramente incazzato.

Allora, la mia proposta è di intasare le caselle di posta dei (siti dei) partiti, e dei politici, e i commenti ai loro blog, di lettere di protesta, indignazione, ma anche proposte, e così via.

è la prima cosa che mi è venuta in mente, per cui potrebbe anche essere una cavolata.

Ma l'importante secondo me è muoversi, fare appunto qualcosa, per cui vorrei che ci fossero altre proposte su cui discutere e, in breve tempo, AGIRE!

Anonimo ha detto...

sono un povero illuso che porta sul groppone più di 35 anni di politica, come scelta e come lavoro, posso dire che per come sono strutturati i partiti adesso non presterebbero la minima attenzione a ciò che vorrebbe fare dottor carlo.
ma non perchè non interessi l'argomento, le critiche o i suggerimenti, ma perchè la qualità di quelli che una volta venivano chiamati, con fare anche sprezzante, funzionari di partito è di molto scesa, sia a destra che a sinistra. e te lo dico per esperienza personale.
non si può essere uomini buoni per tutte le stagioni. non si possono cambiare idee come se fossero un paio di mutande o di calzini.

manca la coerenza e la volontà del fare, manca il senso di responsabilità che spinge a mettere in primo piano l'interesse di tutti rispetto al proprio.

pensa a quanti consiglieri, di ordine e grado con relativo cambio di qualifica ci sono in italia, sono pochi quelli che portano avanti il loro impegno con semplice altruismo. la maggior parte pensa solo a "realizzarsi". sfogano nella "politica" le loro frustrazioni, i loro fallimenti personali, familiari e di lavoro.
e te lo dico avendo fatto anche esperienze amministrative. ma ho avuto la forza, e anche il coraggio se permettete, di dire basta quando i compromessi stavano diventando troppo onerosi per la mia coscienza.

ma non mi dichiaro sconfitto, vado avanti e a più di 50 anni continuo a propugnare le mie idee in ogni luogo e con ogni persona.
è il nostro comportamento quotidiano che testimonia le nostre idee, è il nostro impegno che fa da garante alle nostre idee.
con la curatrice di questo blog, che incidentalmente è mia moglie, ci ritroviamo sulle posizioni di sinistra critica, non le condivido in toto, ma sono quelle che più mi si confanno.

scusate tutti la prolissità, ma si annunciano tempi bui e ognuno di noi deve essere in grado di accendere almeno un cerino per fare un poco di luce.

Anonimo ha detto...

Grazie davvero tanto, padre di riccioli neri.

Mio papà, che è nella seconda metà dei 60 anni, ha una storia simile alla tua, sindacalista e poi attivista politico, e mi trovo spesso a parlare e a confrontarmi con lui sui cambiamenti di questa società e di questo Paese.

Lui non conosce questo nuovo strumento; forse si sta evitando una ennesima illusione di politica dal basso...

A me piacerebbe trovare qualcosa da fare, la mia proposta era di getto, ancora un minimo ancorata al concetto di rappresentanza.
Di democrazia, per quanto mi trovi consapevole che sia solo una ipocritissima bugia.

Non so, tu cosa pensi, padre di riccioli neri? Davvero non si può fare niente? Dobbiamo aspettare un metaforico "re buono" (come si dice in un film di Fassbinder)? O il fallimento di questo sistema, di cui mi sembra di vedere una lenta (ma spero inesorabile) decadenza?

Insomma, qui dall'interno di questo Occidente, a parte nel piccolo quotidiano (che non mi basta più), non si può fare davvero niente?

Grazie ancora per l'attenzione e per la risposta.

Anonimo ha detto...

dottor c,
non ti buttare giù.
tutto si può fare, basta volerlo. pensi che noi che stiamo scrivendo, che ci rapportiamo con persone di cui non conosciamo volto, voce e vita non sia fare politica?
vogliamo intasare le caselle postali dei partiti? facciamolo, almeno così li costringeremo a mettere al computer qualcuno che le sappia leggere.
vogliamo far girare articoli, interviste che reputiamo interessanti, e nonostante le critiche alla stampa ancora se ne trovano su qualche giornale, facciamolo. siamo uno dei paesi a più basso indice di lettura di quotidiani.
però mi raccomando, non scadiamo nel qualunquismo di sinistra, retorico e demagogico, fine a se stesso e in un caso vendicativo verso tutto e tutti. non ho fatto nomi.

hasta la victoria

un saluto a tuo padre, resistere,resistere, resistere.

(per entrare a far parte del vostro mondo sto scegliendo un nick confacente, per il momento saluti dal
padre di riccioli neri

helios ha detto...

Scusate il ritardo. Bene. L'odio, almeno, è un punto di partenza. Un erma imprescindibile per la costruzione di una critica della (sinistra) critica critica. Invece l'indifferenza è un bellissimo nulla sospeso sul vuoto delle coscienze. Meglio dunque partire dall'odio che trascorre spesso nel suo contrario. Amare Prodi, mi rendo conto, è un atto (non un fatto) temerario. Ma, per principio di identità e proprietà riflessiva, odiare B significa immediatamente,se non amare, almeno apprezzare A. Tertium non datur. Almeno non l'indifferenza. Che etimologicamente vale come "assenza di differenza". A proposito di etimologie: apprezzare sta per "attribuire un prezzo". Anche B ha diritto al suo prezzo. E al suo mercato.
Luz carissima, intendi forse sostenere che in politica A = B? Non lo credo perchè ti conosco. Ma se così fosse anche solo in parte, temo che non si possa più parlare di sinistra critica ma di critica sinistra. Inquietante insomma perchè disperatamente priva di logica. Anche se, lo riconosco, zeppa di buona volontà. Elemento, quest'ultimo, che da sempre riempie fino all'orlo le fosse di ogni benintenzionata rivoluzione inevitabilmente destinata (ancora una volta per cause etimologiche) a divorare se stessa. E' questo il neverending NULLA che dobbiamo davvero temere.
P. S. Armi Pari? Un confronto più impari di così è difficile immaginarlo. Anche perchè "ognuno vola con le ali che ha" (A. Gramsci).