lunedì 18 febbraio 2008

Per Helios

Grazie per il tuo commento saggio e pieno di ironia e sentimento, d'altronde sai scrivere benissimo, anche se non ti piace che ti venga detto...
C'è un libro che si intitola "Donne che corrono coi lupi" di Clarissa Pinkola Estés, una vera Bibbia per me, nella prefazione dice:
Siamo pervase dalla nostalgia per l'antica natura selvaggia. pochi sono gli antidoti autorizzati a questo struggimento. Ci hanno insegnato a vergognarci di un simile desiderio. Ci siamo lasciate crescere i capelli e li abbiamo usati per nascondere i sentimenti. ma l'ombra della Donna Selvaggia ancora si appiatta dietro di noi, nei nostri giorni, nelle nostre notti. Ovunque e sempre, l'ombra che ci trotterella dietro va indubbiamente a quattro zampe"
Non ti sembra che aderisca perfettamente a quello su cui abbiamo sproloquiato nel precedente post?

2 commenti:

helios ha detto...

L'aderenza è totale. Anzi è un'identità. Ombre di donne che ballano coi lupi. Donne e lupi. Donne come lupi. Donne lupo. E'la radice profonda, dionisiaca, del Femminile. Il lycanthropos, l'uomo lupo, è un tardo quanto inefficace tentativo di recupero declinato al maschile. Senti Karl Kerényi: “Dioniso è il Dio delle donne nel senso più pieno della parola, la fonte di tutte le speranze sensuali e SOVRASENSIBILI delle donne, il centro dell'intera esistenza femminile...” (dell'intera esistenza n.d.r.). Scrive Nietzsche che Dioniso: “è l'ebbrezza che aleggia dovunque ci sia concepimento e nascita...”. E anche morte. La morte sacrificale. Un rito al termine del quale veniva conservata segretamente la parte mistica dell'animale (un tempo uomo) sacrificato. Diventerà poi, sotto altri cieli e in altre forme il sancta sanctorum innominabile, in-visibile immagine di Dio padre. E il mistero celato da sempre al maschio dalla furia menadica della follia dionisiaca viene infine rivelato perchè non poteva essere tenuto nascosto per sempre: “Ma ciò che veniva portato in giro – sia in una cista mystica, sia in un liknon, - la mystica vannus - (...) non era un cuore ma un fallo...”. Dioniso, il dio bambino è il liknites, colui che viene conservato segretamente in un liknon, la cesta sacra, grembo metaforico. E' il segreto della vita, noto solo alle donne/madri, alla Pizia apollinea (il pitone significativamente fallomorfo), che il fallo segretamente rivela e del quale la società maschile e la teocrazia olimpica si impossessano definitivamente per instaurare il dominio maschile e tutte le fallocrazie della storia. Perchè da sempre l'uomo teme ogni donna lupo. E ne fa strage. Ma senza Penelope, Ulisse non potrà mai essere "colui che sempre riesce a ritornare".

TORTALCACAO ha detto...

Uhm....prolisso il signor "helios"... e anche colto! Senti, io piu' che una lupacchiotta mi sento un vero cinghiale. Le mie amiche mi chiamano cinghialina! Il resto alla tua fantasia!
Un abbraccio